21 marzo: giornata mondiale contro il razzismo
Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze. (Paul Valèry )
( … ) Viviamo in una società sempre più multiculturale e meticcia. Questo è percepito come un valore e un arricchimento per alcuni aspetti della nostra vita, come è il caso di musica e cibo, dove si ha la possibilità di attingere a note e spezie diverse, di mescolare gli ingredienti in uno stile fusion, sposando tradizione e innovazione. Quando però si parla non di pietanze e canzoni, non di umanità o di Terzo Mondo in senso astratto, ma di gente in carne e ossa e soprattutto qui e ora, emergono i nostri meccanismi di difesa. Che si chiamano razzismo. Proprio come l’aforisma che Charles Schulz faceva dire all’ironico Linus: “Io amo l’umanità… È la gente che non sopporto”. ( …) Per un piccolo ma benefico cambiamento individuale c’è una ricetta piacevole: viaggiare. Trovarci qualche volta nella condizione di essere noi lo straniero e il diverso, è un ottimo antidoto alla xenofobia, che è il primo passo verso il razzismo. Viaggiando scopriamo dietro alle differenze, come dietro alle contaminazioni della globalizzazione, gli stessi valori profondi di una condizione umana comune al di là dello spazio, del tempo e delle appartenenze. Viaggiando possiamo diventare tramite fra culture diverse ( … )
Da IL MONDO NELLE MANI di Anna Maspero, “Una sola razza quella umana”