Racconti di Viaggio

Bali, ritorno trent’anni dopo

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13/06/2016

A spasso fra le isole della Piccola Sonda: Lombok, Satonda, Komodo, Angel Island, Flores… e anche Bali, dopo trent’anni dalla prima volta e dopo quindici dalla seconda. Bali è cambiata, eppure si respira ancora un’energia diversa che altrove, fatta della quotidiana ritualità in un’isola che rimane un’enclave indù nel più popoloso paese a maggioranza musulmana. Guardo le foto di allora e di oggi: i templi erano più belli allora, un po’ trascurati, con quella patina di antico che a noi occidentali piace tanto (la fregatura è che se la patina del tempo dona ai templi, non fa lo stesso con le persone!  C’est la vie…). In me però rivedo la stessa “ragazza” sorridente e curiosa di allora e vorrei non perdere questo sorriso. “La verità è che uno a cinquantacinque anni ha una gran voglia di aggiungere un pizzico di poesia alla propria vita, di guardare il mondo con occhi nuovi, di rileggere i classici, di riscoprire che il sole sorge, che in cielo c’è la luna e che il tempo non è solo quello scandito dagli orologi“, scriveva Terzani iniziando il suo viaggio via terra attraverso l’Asia…

Anna

PS: non ho 55 anni, ma mi sembra una bella età da “mantenere”. Pensare che Terzani a quell’età iniziava il cammino che lo porterà a scrivere “Un indovino mi disse” (io più semplicemente sto terminando la riedizione della guida Bolivia)…

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1 Comment
  1. Rispondi

    laura

    14/06/2016

    carissima Anna, a noi, la patina del tempo, dona dentro!
    e quello che riporto sotto ti si addice in pieno! un bacio
    “Scrivo per cercare di dare esistenza a ciò che andrebbe perso. Non è solo opposizione contro l’oblio o la morte, è piuttosto un modo di domare il tempo. A me interessa che l’Io sia legato al Noi, e che ci sia un legame indissolubile tra collettività e individualità attraverso la presenza della Storia. Per lottare contro la lunga vita dei morti” (Annie Ernaux)

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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