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Carla Perrotti fa il tutto esaurito a Viaggio intorno al Viaggio a Cantù

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01/12/2007

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La serata è stata un altro successo. A me è piaciuta molto, sia per la ‘normalità’ nel porsi della fantastica Perrotti, che per la tua capacità di conduzione’.
Carla Perrotti, dolce, gentile e disponibile, oltre a saper dare la giusta importanza e rispetto alle cose’.
Sono alcune frasi tratte dalle mail ricevute dagli amici e dal pubblico dopo la bellissima serata con ospite Carla Perrotti, documentarista ed esploratrice.
Al centro della serata di venerdì 30 novembre a Cantù nell’ambito della rassegna Viaggio intorno al Viaggio, c’era lei, una normale donna straordinaria, la prima ad aver attraversato in solitario i più grandi deserti della Terra: Ténéré (Africa), Salar De Uyuni (America), Kalahari (Africa), Taklimakan (Asia) e Simpson (Australia), per realizzare un sogno: quello di un deserto per continente. Esperienze raccontate in due libri: Deserti, giunto ormai alla settima edizione, e Silenzi di sabbia, con due edizioni in pochi mesi.
Imprese svolte in totale autosufficienza e senza accompagnamento, non tanto per inseguire un record ma per mettersi alla prova, per confrontarsi con la solitudine, per immergersi totalmente in un ambiente naturale che sente appartenerle, o meglio, cui sente di appartenere. ‘Vorrei una casa con i pavimenti di sabbia’, racconta…
Imprese frutto di una meticolosa preparazione psicofisica, di un allenamento durissimo di anni, che le permette di spostare in avanti i propri limiti personali, sapendo però sempre che quello che conta è la motivazione e che i limiti veri sono nella nostra testa e nel quotidiano.
Imprese attraverso i deserti, l’ambiente più ‘inospitale’ per antonomasia: lunghe notti fredde senza luce, fortissime escursioni termiche, giornate faticosissime, in spalla uno zaino di 25 kg., pietre taglienti e sabbia molle sotto le suole. Intorno, un panorama che in qualche caso confessa essere ‘non sempre affascinante’. d’altra parte anche un magico susseguirsi di dune fino al all’infinito può angosciare quando sai di doverle attraversale da sola e a piedi.
Eppure diverse popolazioni, dagli aborigeni ai boscimani riescono a vivere in perfetto equilibrio con l’ambiente del deserto.
E anche Carla cerca questo equilibrio: ascolta il deserto, lo ama, ne studia le regole, ne assorbe l’essenza, chiede il permesso di entrarci e ringrazia quando le viene accordato.  Poi torna a casa ogni volta diversa, perché il deserto trasforma e purifica chi sa amarlo.

Abbiamo chiesto mentalmente il permesso a questa terra di visitare i suoi luoghi e di condividere la sua bellezza. E abbiamo ringraziato… non prendere mai senza prima domandare e senza provare gratitudine‘ scriveva un’altra grande donna, antropologa e viaggiatrice, Olga Ammann. Questo ci ha insegnato Carla raccontandosi con semplicità e passione, pagina dopo pagina nei suoi libri e venerdì davanti a una sala attentissima, gremita da oltre duecento persone.
Un grazie anche a te, Carla, per la splendida serata che ci hai regalato.

A.M.

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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