Compagni di viaggio
Sto sistemando le foto dei miei viaggi. Mi scorrono davanti agli occhi emozioni, ricordi e volti dei miei compagni di tanti anni di viaggi. Quanti sogni abbiamo condiviso, in quanti paesi ci siamo affacciati con curiosità ed entusiasmo, ma anche con un po’ di timore e incertezza!
Viaggiare in gruppo, e coordinare un gruppo, è ogni volta una scommessa. Ogni nuovo gruppo è come un paese nuovo, da scoprire. Non sempre è sufficiente l’esperienza e la buona volontà perché il viaggio possa dirsi riuscito. E un viaggio è riuscito quando i rapporti funzionano, al di là dell’interesse per ciò che si vede e dello svolgimento o meno dell’itinerario. Talvolta sono i viaggi più semplici quelli in cui si tende a polemizzare su cose insignificanti, mentre i viaggi più impegnativi, in parte già operano una selezione all’origine, in parte fanno emergere da ciascuno le energie migliori.
Scrive Severgnini: “Le vacanze sono come le fotografie. Possiamo dire che non sono venute bene; ma, in fondo, ci somigliano sempre. Siamo noi responsabili di quanto accade”. Lo stesso possiamo dire dei gruppi. Dipende da noi, da tutti noi. Non è sempre facile, in un viaggio si è spesso sottoposti a situazioni di stress e fatica e ci si ritrova 24 ore su 24 con persone che fino al giorno prima erano perfetti sconosciuti. Ma proprio questa condivisione offre occasioni di conoscenza degli altri e di noi stessi che raramente abbiamo nella quotidianità.
Quando prevale lo sconforto (e è successo!), mi guardo indietro e penso che comunque ne è valsa la pena. Penso che viaggiare in gruppo mi ha arricchito tantissimo, di esperienze e di amicizie.
Arrivederci a tutti, spero di incontrarvi ancora lungo le strade del mondo.
A.M.