Amor America Racconti di Viaggio

Di ritorno dal Cono Sur

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17/02/2016

Un viaggio in Cile nel Cono Sur da Chiloé all’Isola di Pasqua, accompagnati da un tempo splendido, addirittura calma piatta senza vento. Anche all’isola di Chiloé il sole ha la meglio sulle nuvole, eppure qui “piove in mille forme diverse, con cieli cupi che minacciano uragani, copiosi pianti celestiali capaci di trafiggere i cuori dei vivi in contatto con i morti che riposano in cimiteri di conchiglie“, come scrive Coloane della sua terra natale.  Nel Parque Nacional, le Torri del Paine si riflettono nell’acqua immobile del  lago Nordenskjold, evento rarissimo come ci racconta un po’ stupito Walter, la miglior guida di Puerto Natales. Anche a Rapa Nui, vestita a festa per il Tapati, ci accompagna una guida speciale, Daniel, innamorato di questo triangolo di roccia sperduto nell’oceano e il solo abitante dell’isola che parli un ottimo italiano.

In silenzio davanti a questi grandi spazi e profonda quiete, per una volta lascio che a raccontare siano le immagini e i paesaggi da cartolina…

Da Chiloé all’Isola di Pasqua

Vulcano CalbucoPalafitosAucarVolo su le Torri del PaineVoloCalbuco2Seno Ultima EsperanzaCuernos del PaineSalto GrandeCuernos del PaineGhiacciaio SerranoTorres del PainePuerto NatalesPuerto NatalesRanu RarakuAhu TongarikiAhu TahaiAhu TahaiTapatiTapatiTapatiTapati

E per finire… un brindisi in compagnia del mio gruppo guardando i moai e il sole che tramonta sul Pacifico… e un grazie a tutti: Simona, Sol, Walter, Daniel, il mio gruppo, Kel12 e gli angeli custodi! Anna

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1 Comment
  1. Rispondi

    Grazia

    17/02/2016

    Foto meravigliose!!!

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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