Racconti di Viaggio

Di ritorno dalla Dancalia

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15/01/2011

“La Dancalia è uno dei luoghi più fragili e potenti della Terra. Qui si assiste alla creazione della crosta terrestre, si ha la prova visiva della deriva dei continenti…”: gli articoli di Andrea Semplici mi avevano fatto sognare questo viaggio. E la Dancalia ha mantenuto le sue promesse. Terra estrema per chi ci vive, ma non più così inospitale come nel passato per chi sceglie di visitarla, La Dancalia ora si concede al viaggiatore senza dover pagare in cambio un altro prezzo in termini di fatica e rischio. Sono ormai lontani i tempi dei sequestri di persona, la popolazione Afar è gentile nonostante la pessima fama di cui gode, i tratti di pista dura sono ormai limitati e le semplici capanne in cui si trascorre la notte rendono superflua la tenda. Un viaggio che richiede ancora un certo spirito d’adattamento, ma che in cambio regala paesaggi primordiali, luoghi fiabeschi e irreali.

Eravamo in tanti questa fine 2010 in Dancalia, molti gli italiani. Probabilmente gli articoli comparsi su varie riviste negli ultimi mesi avevano spinto come me anche molti altri a visitare un luogo fino a non molto tempo fa off-limits e oggi ancora integro ma in rapido cambiamento. L’impressione però era che tutti noi, piccoli uomini, ci muovessimo con rispetto per la gente che da sempre abita queste terre estreme e per una natura così straordinaria e affascinante, fatta di sole e sale, fuoco e vulcani.

Ora sono di nuovo a casa,  ma con negli occhi un altro  frammento di quel bellissimo mosaico che è l’Etiopia.

Anna

Nella foto qui sotto “cammino sulle acque” del lago Assale, un lago mobile che si sposta con i monsoni sulla pianura perfettamente liscia, un lago che bisogna cercare perché non si sa dove sia, ma poi come un miraggio appare, ed è reale. Un po’ come l’isola del tesoro che non è riportata in nessuna mappa, ma che esiste: è un’isola interiore, è l’Itaca di Kavafis capace di regalarci il viaggio, augurandoci “che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze”.

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10 Comments
  1. Rispondi

    Roberto

    16/01/2011

    Brava Anna spero che tu ci possa raccontare ancora di più e farci vedere qualche altra foto ciao

  2. Rispondi

    Ivonne

    17/01/2011

    Ciao Anna, che bel viaggio, o meglio avventura che ci siamo fatti.
    Condivido cio’ che hai scritto della Dancalia, anche se “le semplici capanne” che rendono superflue le tende, le rilegherei a chi ha comunque un buon/alto livello di adattamento e non si sofferma troppo ad osservare…
    Come abbiamo visto, vari gruppi incontrati nel nostro cammino, optavono per le tende e si portono appresso cio’ che e’ possibile delle comodita’ che hanno a casa.
    Quasi come se fossero un bozzolo dove riparsi dall’ignoto.
    A tutti gli effetti e’ un viaggio, come dici, che richiede ancora un grosso spirito di adattamento.
    E’ una terra aspra, dura, ancora estrema!
    Un luogo spettacolare e magico.
    Ci ha regalato momenti ed esperienze bellissime, sia i luoghi che la gente.
    E il nostro gruppo? Bello, perche’ ha saputo vivere questa terra nel miglior modo possibile, accettando le fatiche e facendosi abbagliare dalle meraviglie dei suoi colori, vulcani e dai sui abitati.
    Grazie Dancalia, grazie compagni di viaggio.
    Ivonne

  3. Rispondi

    viviano

    20/01/2011

    Io parto l’11 di febbraio e spero che dopo tutte le foto e film visti la Dancalia mi stupisca ancor di più.
    Per ora le immagini che ancora impressionano la mia retina sono quelle del Magico TIBET.
    Ciao viviano

  4. Rispondi

    sandro aprigliano

    20/01/2011

    Bellissime foto un posto veramente fuori dal mondo ma non credo che c’andrò, brava hai fatto benissimo, un caro saluto Sandro

  5. Rispondi

    Andreina

    21/01/2011

    Mi hai fatto venire voglia di andare a vedere, non l’avevo presa ancora in considerazione per i prossimi viaggi, ma il tuo entusiasmo e le tue parole mi hanno incuriosita.
    Ben tornata a casa

  6. Rispondi

    Annalisa

    23/01/2011

    vale veramente la pena leggere del tuo viaggio, guardare le tue foto e leggere l’articolo di andrea che ti ha spinto a questa avventura, grazie e bentornata

  7. Rispondi

    morsiani maria grazia

    23/01/2011

    Avrei voluto farla con te!!! …Io parto x Dancalia Etiope il 5/2… grazie dei consigli, ho bisogno di alcune info pratiche .Ti telefono presto . un abbraccio e complimenti per la cominicativa che hai nel trasmettere le tue emozioni. M:Grazia

  8. Rispondi

    vareno boreatti

    24/01/2011

    ma la caldera dell’erta ale è sprofondata o no? ciao

    • Rispondi

      A.M.

      26/01/2011

      ciao Vareno… ti invio un servizio via mail con belle foto della situazione attuale, si è alzato il livello della lava e in parte è uscita dalla caldera principale…

  9. Rispondi

    laura (Raya)

    07/02/2011

    Abbi cura del sorriso di un bimbo, è l’anima del mondo.

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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