Le mie Letture

Donne con la valigia

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11/01/2010

Donne con la valigia , di Marina Misiti, Editore Astraea-Little Pink Book,  2009,  € 8,50

Donne con la valigia non è più solo il blog di Marina Misiti ma anche una guida tascabile al preparare il bagaglio e viaggiare con stile, una sorta di “lo zen e l’arte di fare la valigia”, perché la filosofia sottesa è molto giapponese: semplificare con stile e leggerezza.  Donne con la valigia è il frequentatissimo blog-zine (blog+magazine) al femminile di Marina Misiti presente in internet da due anni. Ora è anche un elegante Pink Book edito da Astraea. 

L’autrice ha dunque fatto l’insolito percorso dal web al cartaceo, raccogliendo spunti e suggerimenti fra viaggiatrici virtuali e reali in rete e nei suoi frequenti spostamenti in giro per il mondo. Ne è nata una guida tascabile all’arte di preparare il bagaglio e viaggiare con stile, racchiusa in un taccuino in carta patinata con copertina rigida ed elastico. Potrebbe chiamarsi “lo zen e l’arte di fare la valigia”, perché la filosofia sottesa è molto giapponese: semplificare con stile e leggerezza. E viaggiare leggeri è una questione non solo di comodità, ma anche di etica.  Trucchi, strategie e suggerimenti per semplificare, perché “less is more”, adatti a viaggiatrici alle prime armi e a frequent flyers, donne e non solo, perché se anche (e non sempre) gli uomini hanno un bagaglio più essenziale, molti problemi e soluzioni sono comuni a tutti. Un manuale ancora più necessario oggi in un’epoca di viaggi brevi e regole aeroportuali restrittive. C’è anche un capitolo dedicato alla storia del bagaglio, dal glorioso baule al moderno trolley, con l’analisi dei marchi più famosi. Non manca una serie di utili checklist per non dimenticare nulla, ma soprattutto per non trascinarsi al seguito pesi inutili.  “Life is a journey” è lo slogan della Samsonite. E sottesa all’intero libro è la filosofia del viaggiare. Perché la valigia e il suo contenuto ci rappresentano, ci accompagnano durante il viaggio e al ritorno racchiudono in senso non metaforico ma reale i nostri ricordi. Il bagaglio deve essere adatto a noi e a un certo viaggio. Va bene lo zaino come la valigia rigida. Senza sensi di colpa se ci piace viaggiare eleganti, senza obblighi di logo se non ci interessa essere trendy, ma libere di partire anche semplicemente portandoci il nostro piccolo mondo sulle spalle. Scegliamo allora il nostro stile unico personale. E a tutti buon viaggio!

A.M.

Pubblicato su il reporter

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1 Comment
  1. Rispondi

    Caterina

    18/01/2010

    Less is More. Ottima massima da ricordare anche nella vita normale di ogni giorno.
    Per associazione di idee mi riporta ad Essere o Avere di Erich Fromm e allo Zen e il Tiro Con l’Arco. Minimo è anche il “peso” dell’articolo che rimane con me, confuso con le idee e gli oggetti più personali.
    Grazie alla scrittrice e…all’autrice. caterina

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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