I miei Libri

L’importante è vincere?

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14/06/2015

premiocittàdicomoEcco la targa ricevuta ieri in premio per la sezione saggistica per il mio “Il Mondo nelle Mani – Divagazioni sul viaggiare” alla seconda edizione del Premio di Letteratura Città di Como, cui hanno aderito 1400 partecipanti. Ho presentato il mio libro a due soli concorsi, questo e l’Albatros Città di Palestina 2014 : in entrambi è stato selezionato nella ristretta rosa dei finalisti. 

Sono soddisfatta del risultato e peccherei di presunzione se non lo fossi. Ma “peccare humanum est” e allora confesso di aver sognato di poter aspirare alla vittoria, essendo il mio libro perfettamente in tema (“Il viaggio e il turismo culturale”) ed essendo convinta del suo valore, supportata in questo da svariate recensioni e soprattutto dai tanti commenti dei miei lettori. Mi sarebbe piaciuto, soprattutto qui a Como, la mia città. Ma ben dicevano i latini: “Nemo propheta in patria”, com’è vero! Una vittoria  mi avrebbe ripagato dell’impegno di questo anno e mezzo per presentarlo su e giù per l’Italia contando esclusivamente sulle mie forze.

So che nei concorsi l’importante è vincere più che partecipare, ma sono comunque felice per essere arrivata in finale. Se mi è sfuggita la palma della vittoria, mi consolerò viaggiando, come consiglia l’amato Saramago “La felicità ha molte facce. Viaggiare, probabilmente è una di queste…”. Chissà, forse è alla luce di questa citazione che il premio per la sezione saggistica è andato ad Armando Massarenti con “Istruzioni per rendersi felici”, Edizioni Guanda. Forse dovrei seguirne le istruzioni. O forse no… ho come la sensazione che potrebbe sortire l’effetto contrario!

Anna

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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