La ricetta della felicità
Oggi è la giornata mondiale della felicità e quindi anche l’occasione per riprendere la domanda del titolo di un vecchio film: “Chiedimi se sono felice”. Chiedersi se, nonostante crisi e attentati, problemi grandi e piccoli, acciacchi vari e anni che corrono, essere felici è possibile.
Secondo un tagliente aforisma di Oscar Wilde, due sono le fonti dell’insoddisfazione umana, non ottenere ciò che si desidera e ottenerlo. Ormai lo sappiamo, la felicità non è solo una questione di benessere misurato dal PIL, servono un maggior equilibrio fra necessità e consumi e, forse soprattutto, servono più desideri e sogni e meno cinismo.
Per me la felicità è un’alchimia fra tempo per se (non necessariamente libero, ma creativo) e condivisione, amicizie e amore, natura e cultura, autostima ed empatia. Ma sempre senza perdere il senso dell’umorismo, utilissimo se la dea bendata si fa troppo desiderare…
Ancora una volta viaggiare fa bene, perché viaggiando si capisce che sì, essere felici è possibile. E allora a tutti gli amici e viaggiatori dedico questo mio articolo “La ricetta della felicità”, pubblicato nel nuovo numero del Magazine 2015 di KEL12. Scarica qui il PDF.
Buona giornta a tutti, Anna
laura
La felicità spesso ci raggiunge in silenzio nei momenti più impensati della nostra esistenza. Arriva come un gabbiano spinto dal vento e rimane con noi se non la turbiamo con i nostri pensieri (Romano Battaglia)
[istruttivo l’articolo sulla Costa Rica!]