Cascina Chigollo-Il Grillo

La vostra casa non sarà un’ancora ma una vela

on
28/05/2012

E venne un muratore e disse: Parlaci della Casa.

Così gli rispose:

Costruitevi con i sogni un rifugio nella solitudine dei campi e non una casa dentro le mura della città.

La vostra casa è come un corpo più grande.

Cresce sotto il sole e riposa nella quiete della notte;

e non è senza sogni.

Non sogna la vostra casa? E sognando non lascia la città

e va verso un bosco o la cima di una collina?

Avete la pace? Avete i ricordi? Avete la bellezza?

Ditemi, avete queste cose nelle vostre case?

Ma voi, figli dell’universo, voi insofferenti della tranquillità,

voi non dovrete essere né prigionieri, né schiavi.

La vostra casa non sarà un’ancora, ma una vela.

(Kahlil Gibran, The Prophet)

Than a mason came forth and said: Speak to us of Houses.

And he answered and said:

Build of your imaginings a bower in the wilderness

ere you build a house within the city walls.

Your house is your larger body.

It grows in the sun and sleeps in the stillness of the night;

and it is not dreamless.

Does not your house dream?

And dreaming, leave the city for grove or hilltop?

Have you peace? Have you remembrances? Have you beauty?

Tell me, have you these in your houses?

But you, children of space, you restless in rest,

you shall not be trapped nor tamed.

Your house shall be not an anchor but a mast.

(Kahlil Gibran, The Prophet)

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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