L’eredità degli indigeni americani
Jack Weatherford, El legado Indigena, De como los indios de las Americas transformaron el mundo, 2000, trad. spagnola 2014 – Ediciones Cultural (disponibile solo in spagnolo)
Un saggio di grande spessore con la storia vista dal punto di vista degli indigeni d’America. Una lettura che è una presa di coscienza dell’enorme debito mai saldato con quell’America indigena di cui la Bolivia è il Paese simbolo.
Un tentativo di estrema sintesi…:
Non furono solo i metalli preziosi ad arricchire l’Europa, anche l’umile patata si disseminò per il pianeta, eliminando la dipendenza dai cereali dell’Europa. E poi il mais, i fagioli, il peperoncino, il cacao, la vaniglia, oltre a droghe come il tabacco, ma non la cocaina che, pur derivata da una pianta nativa americana, è un’invenzione occidentale. Oltre al contributo alle cucine del mondo, oltre alle materie prime, dai metalli al cacciù e al guano, le popolazioni indigene hanno dato enormi e misconosciuti apporti culturali, medici e agricoli. Insieme agli schiavi deportati dall’Africa furono costretti a estrarre l’oro e l’argento che resero possibile il passaggio dell’Europa da una società mercantile retta dalle vecchie istituzioni aristocratiche a una monetaria e capitalista. L’incontro di Europa e America stimolò una rivoluzione tecnologica dei modi di produzione e diede inizio alla rivoluzione industriale che cambiò la vita tradizionale del mondo intero. Gli stati europei, sempre più affamati di materie prime e di mercati, con la ricchezza accumulata armarono eserciti e colonizzarono il resto del mondo, spartendosi Asia, Africa e Pacifico creando nuovi vasti imperi…
Anna