Il Senso del Viaggio

Lettera aperta a un giovane viaggiatore

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16/12/2007

—–Messaggio originale—–
Da: Al
Inviato: sabato 15 dicembre 2007 12.17
A: Anna Maspero
Oggetto: consigli a un giovane che ha voglia di viaggiare
Ciao Anna, ti chiedo scusa se ti do subito del tu ma mi viene spontaneo perché, anche se hai qualche anno in più di me, forse, anzi sicuramente dentro di te sei una ragazzina; e si vede, si capisce da come parli e da come ti racconti e anche se adesso sei in un periodo di pausa, sono convinto che ricomincerai a viaggiare e far viaggiare gli altri! Ti ho conosciuto ieri sera alla presentazione del tuo libro qui a Verona. Mi hai subito colpito, davvero sono rimasto tutto il tempo a bocca aperta proprio come hai detto tu, gente che viaggia rimanendo sempre nello stesso posto, ed quello che successo a me ieri sera, tutto grazie a te! Ho 25 anni e se pur limitate, ho avuto le mie piccole esperienze di viaggio, dentro di me sento una forza che mi spinge a vedere e conoscere il mondo. Una domanda che avrei voluto farti ieri, ma poi non sono riuscito era: che consigli daresti ad un giovane ragazzo che ha voglia di viaggiare? Ma Viaggiare con la V maiuscola e non semplicemente andare in vacanza.  Come dici tu quando ti capita di leggere dei bei libri, anche per me capitato che alla fine del tuo incontro avrei avuto voglia che tu fossi un amica per la pelle da chiamare tutte le volte che mi gira! Grazie Anna! Ciao Al

—–Messaggio originale—–
Da: Anna Maspero
Inviato: dom 16/12/2007 9.47
A: Al
Oggetto: R: Grazie Al
Per il tu, che mi fa sentire più giovane (anche se in realtà uno si percepisce sempre come avesse 20anni, sono gli altri tuoi coetanei che ti ricordano, specchiandoti in loro, che il tempo passa anche per te).
Grazie per avermi scritto. Sto girando parecchio per dare un po’ di visibilità al mio libro e spesso percepisco un bel feeling con le persone presenti, ma poi pochi trovano la voglia o il tempo di dirti che qualcosa gli è rimasto. E invece è così bello, così necessario, è davvero la benzina per continuare a pedalare…
Grazie per non farmi le domande che mi sento fare spesso del tipo “non so dove andare, adesso com’è il tempo in…?” Domanda cui risponderei volentieri “clicca su un sito che si occupa di meteorologia”.
Nel mio piccolo blog vorrei proprio occuparmi di questo, non del viaggio ma del Viaggio come dici tu. Chiaro, sono necessarie anche le informazioni pratiche, ma di quelle ormai se ne trovano fin troppe. Raramente invece riflettiamo sul perché di una meta piuttosto che un’altra (e di nuovo non parlo di clima e di costi, elementi importanti, ma non i soli da considerare) e soprattutto sul come viaggiare, voglio dire su quanto le modalità del viaggio influiscono sull’immagine del paese che ti porti a casa e sulle emozioni che il viaggio ti regala (ma non sempre…)
Quindi la meta è importante ma forse non è la cosa più importante. Questo è il motivo per cui io ho viaggiato in luoghi diversi, ma forse cercando sempre la stessa cosa. In fondo si viaggia sempre dentro se stessi, che non vuol dire chiusi nel proprio bozzolo, ma alla ricerca di senso e di risposte alle proprie domande.
Tutto ciò per dirti che è difficile darti una risposta… solo non ripetere le esperienze delle generazioni che ti hanno preceduto. Siamo cambiati noi, ma soprattutto è cambiato il mondo e la comunicazione. Il viaggio in India stile anni ’60 oggi non si può ripetere. E’ anche quello uno dei viaggi “perduti” di cui parla Luciano Del Sette nel bel cofanetto DVD/CD da poco pubblicato. Oggi le scoperte sono altre e certo più difficili, anche se apparentemente tutto sembra più a portata di mano.
La strada è la tua… “caminante no hay camino, se hace camino al andar… ” scriveva il poeta Antonio Machado.
Un abbraccio e buona strada
Anna

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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