Cascina Chigollo-Il Grillo News

Lettera aperta agli amici della brughiera

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03/03/2011

Lettera aperta agli amici della brughiera e di Salvabrughiera

Volentieri anche se con non poco dispendio di energie, da un anno ho portato avanti con un gruppo di amici l’impegno in Salvabrughiera. Amici che ringrazio di cuore. Un lavoro importante è stato fatto, soprattutto in termini di visibilità del problema autostrada VA-CO-LC, quando non era nell’agenda di nessuna associazione locale.  Però io non sono semplicemente come molti di coloro che stanno leggendo una che in brughiera ci va solo in bicicletta o a correre.
Sono anche comproprietaria (e non l’ho certo mai nascosto, leggete un post che parla proprio di questo: “not n my backyard”) di un luogo che tutti conoscono come Il Grillo, una cascina del 1300 che in questi anni, per non crollare come Santa Naga o scomparire del tutto come la cascina Pelada, è stata parzialmente ristrutturata, diventando un centro polivalente aperto a tutti, pur mantenendo la vocazione agricola. Un compromesso, anche se a parer mio un buon compromesso, necessario e si spera sufficiente, visti i costi altissimi che mantenere queste strutture comporta.
Un prezzo che invece non sono disposta a pagare è quello delle accuse di chi dice, di chi scrive e di chi “pensa ma non dice”, che “vogliamo le strade ma solo a casa d’altri”, riferendosi in particolare a noi proprietari e al 2 lotto della tangenziale. Nella mia posizione di comproprietaria sono un bersaglio fin troppo facile, e sono stanca di sentirmi dire che sarei “portatrice della posizione dei costruttori” o “responsabile del fallimento della lotta”, frasi che non meritano risposta, ma che lasciano l’amaro in bocca, dopo tutto ciò che abbiamo fatto nel tempo come proprietà e l’impegno in Salvabrughiera in quest’ultimo anno. Costoro si meriterebbero per lo meno l’ennesimo campo da golf nei prati del Grillo dove invece  chiunque circola liberamente. Certo, l’occasione non ci è mancata, ma abbiamo preferito ristrutturare la cascina, coltivare la terra e allevare animali (fintanto che le ville circostanti lo permettono, mi riferisco a citazioni in tribunale perché i cavalli disturbano).
In quest’ultimo periodo, visto anche l’inizio dei lavori del primo lotto della tangenziale, in molti, toccati più o meno direttamente, si stanno muovendo sul problema nuove strade e autostrade. Dopo le polemiche di queste ultime settimane, preferisco invece,  a titolo del tutto personale,  fare un passo indietro e sicuramente ci guadagnerò in tempo e salute. Mio malgrado questa storia dell’autostrada mi ha trasformata in “Signora Brughiera” dandomi una visibilità che né cerco né desidero, visto che non è mia intenzione diventare la pasionaria della brughiera, ma che con Salvabrughiera ci siamo  mossi su un problematica circoscritta quale l’opposizione all’autostrada VA-CO-LC, raccogliendo firme per una petizione semplice e chiara che solo di questo tratta.
Sono sinceramente convinta che sia Salvabrughiera che del neonato Coordinamento, pur con valutazioni diverse, stiano lavorando per la salvaguardare l’ambiente in cui viviamo e spero che in futuro si evitino inutili polemiche e che i due gruppi possano collaborare laddove l’obiettivo è comune.
Con un grazie a tutti gli amici sinceri, Anna 

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3 Comments
  1. Rispondi

    A.M.

    05/03/2011

    grazie per i commenti che in diversi amici hanno scritto sul blog di salvabrughiera http://www.salvabrughiera.com/a-titolo-personale
    E’che sempre succede di dare più peso alle critiche piuttosto che alle testimonianze di stima e affetto. E io ho raggiunto il livello di guardia, quindi meglio fare un passo indietro, davvero.
    Salvabrughiera ha sollevato il problema autostrada, sicuramente continuerà a tenerlo “monitorato” e a fare informazione. Ora il confronto e la mobilitazione si sono allargati alla tangenziale e alla viabilità in generale e ci sono nuove forze in campo. Io passo il testimone!

  2. Rispondi

    Antonella

    07/03/2011

    …”Non ti curar di lor, ma guarda e passa”.

  3. Rispondi

    Francesco

    12/03/2011

    Da Salvabrughiera
    Che dire non ho parole. Come Ontano di cui mi onoro di esserne il presidente posso solo affermare che tutta questa situazione ha dell’assurdo. Da quando Salvabrughiera ha mosso i primi passi l’Ontano coerente con la volonta’ di intraprendere un’azione militante a difesa della nostra amata brughiera si e’ schierata a fianco di Salvabrughiera e di quanti comuni associazioni e liberi cittadini stanno lavorando con intelligenza per trovare una soluzione a che non si compia questo efferato delitto ai danni dell’ultimo polmone verde a nord di Milano. Abbiamo salutato con vivo interesse dando il nostro contributo di presenza attiva all’ssemblea promossa da Graziella Bossi nella convinzione che si sarebbe ampliato il fronte degli oppositori alla cementificazione della brughiera. Ho apprezzato molto l’intervento di Anna sopratutto nella parte in cui affermava di dare un contributo pieno al costituendo comitato impegnandosi in prima persona e mettendo il Blog di Salvabrughiera a disposizione del comitato. Commentando con gli amici il successo della serata come preludio di un costituendo fronte forte compatto ricco di gruppi e forti individualita’ la prerogativa finale poteva essere solo il successo. A tutto cio’ e’ seguito invece una sequela indecente di insulti gratuiti assurdi e immotivati all’indirizzo di Anna e di Salvabrughiera con il solo scopo di mettere in campo un insensato e irrefrenabile protagonismo che a parte i commenti di facciata non ammette concorrenti. Mi spiace ma io non ci sto’. Noi del gruppo Ontano non ci stiamo a dare il nostro contributo alla costituzione del comitato . Viste le premesse ritenendoci persone serie intendiamo proseguire il nostro cammino con chi sentiamo vicini a noi per proseguire la nostra battaglia. Mi spiace per Gabriella Bossi ma col suo modo di fare invece di creare distrugge prova ne e’ il disappunto e lo sconcerto che hanno provocato parecchie defezioni nel comitato e il deserto che ne e’ seguito nellultima assemblea alla cooperativa di Capiago ne e’ la conferma . PECCATO per qesto modo di fare da parte di Gabriella perche’ e’ un vero spreco di intelligenza . Proseguiamo fiduciosi nel nostro percorso i risultati arriveranno ne sono sicuro la volonta non ci manca.

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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