Mission (im)possible: capire l’Africa
Torino, Salone del libro, si parla d’Africa, un continente non facile da spiegare anche perchè difficile (e forse per noi impossibile) da capire. Ci sono Marco Aime, scrittore e antropologo esperto di Sahel, Stefano Faravelli, artista e autore di Carnet de Voyage e Alberto Salza, antropologo che forse sarebbe più corretto definire “analista del territorio umano”. Manca Domenico Quirico, inviato della Stampa, di cui purtroppo non si hanno più notizie da oltre un mese dopo aver passato il confine con la Siria.
L’occasione è la riedizione di Le radici nella sabbia. Viaggio in Mali e Burkina Faso di Marco Aime. Pubblicato da EDT nel 1999, è stato il suo primo reportage sul Mali e la regione del Sahel e ora è riproposto in una nuova edizione arricchita da una lunga postfazione dell’autore sui cambiamenti e le trasformazioni del paese in questi ultimi anni.
Durante il confronto a tre voci emerge come sia difficile raccontare l’Africa, un continente in trasformazione, prigioniero di stereotipi e diverso da quello che appare o che viene mostrato al viaggiatore. Timbuctu, l’enigmatica Timbuctu, è forse l’esempio più calzante per dimostrare l’ineffabilità dell’Africa. C’è la Timbuctu degli arabi, quella degli occidentali e poi, c’è anche quella degli africani…
Per chi l’Africa si sforza di capirla, il consiglio è di leggere anche l’altro libro di Aime, Timbuctu. E il libro denuncia di Alberto Salza Niente. E poi, per ritrovare sprazzi di speranza e bellezza, sfogliare, guardare ma anche leggere il bellissimo taccuino di viaggio Mali di Stefano Faravelli.
Anna
PS: un grazie a tutti e tre gli autori presenti che saranno, in modo diverso, parte attiva nel mio nuovo libro in uscita ad ottobre e nella riedizione del mio amato A come Avventura in versione eBook… Ecco per iniziare il primo contributo, il bellissimo acquerello di Stefano Faravelli per la nuova copertina di A come Avventura!

Sandra
ciao Anna, ero presente anch’io, peccato non conoscersi! Bell’incontro e non vedo l’ora di leggere il libro. Ciao. S.
giorgio
peccato siano luoghi oggi off limits…