News

Mollo tutto e vado via

on
10/04/2010

Sì, confesso che ieri sera durante la proiezione sul Pacifico organizzata da Albatros Cantù con ospiti Lizzi Eordegh e Carlo Auriemma, i nostri magnifici amici di Barcapulita,  il mio pensiero è stato proprio questo. Mollo tutto e vado via. Basta continuare a fare un po’ Don Chisciotte contro le autostrade, un po’ il capro espiatorio di inquilini nervosi. Scappo. Poi mi sono venute in mente le parole di Saramago…  “l’isola felice è un luogo mobile che appare e scompare sulla carta della fantasia, ma sta ben saldo nel cuore di ognuno di noi”. Sì, l’isola felice esiste, ma è l’isola proibita dove è impossibile sbarcare. E  mi sono ricordata che soffro anche di mal di mare…

Grazie Lizzi, grazie Carlo, il vostro è stato un bellissimo amarcord di vent’anni di nomadi dei mari tropicali. Immagini uniche, luoghi isolati dal mondo e popolazioni ospitali e gentili. Nel buio della sala e poi con i vostri racconti e le risposte alle tante domande del pubblico numerosissimo e rapito, ci avete fatto evadere e sognare almeno per una sera.

Anna

TAGS
RELATED POSTS
3 Comments
  1. Rispondi

    I.

    11/04/2010

    Anna, non mollare.

  2. Rispondi

    Mariarosa

    10/05/2010

    E’ facile dire non mollare, purtroppo siamo prigionieri delle convenzioni e della paura di affrontare ciò che non si conosce e dell’incertezza del futuro. Quanti libri dovremmo ancora leggere, quanti documentari dovremmo ancora guardare prima di liberare le nostre ali dal bozzolo e finalmente volare via?

  3. Rispondi

    A.M.

    12/05/2010

    Grazie Mariarosa, però ogni tanto evadere, per ricrearsi, per allargare gli orizzonti, per confrontarsi con realtà altre, per guardare con occhi diversi i propri problemi, quando è possibile serve…

LEAVE A COMMENT

ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


I MIEI LIBRI