Il Senso del Viaggio Pensieri in libertà

Non sarà un’Avventura…

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03/12/2007

Contrordine, non parto. Nessun gruppo, nessun foglio notizie sotto l’albero. Natale a casa e Capodanno a stappare lo spumante con gli auguri di rito e le speranze per un mondo migliore. L’inverno è in arrivo, le luminarie già hanno invaso le nostre città, ma questa volta non fuggirò, come sempre faccio, verso mete più tranquille e magari anche più calde. “Non sarà un’avventura, non può essere soltanto una primavera”… mi risuona nella mente la canzone di Battisti che ha accompagnato me ed Elisa lo scorso ottobre  lungo le strade dell’ovest degli USA…

A quarant’anni ho lasciato il mondo della scuola che mi andava un po’ stretto, senza aspettare né aspettarmi la pensione. Ho scelto di collaborare alla gestione della fattoria dove ho la fortuna di vivere e per il resto di viaggiare un po’ per conto mio, un po’ “a gratis”, accompagnando, o meglio, coordinando gruppi di Avventure nel Mondo. Certo, quest’ultimo è un bel modo per spesarsi il viaggio, ma anche di grande responsabilità, perché in buona parte basato sull’organizzazione del viaggio in loco, spesso senza o con poche strutture di riferimento. In cambio si incontrano persone davvero speciali e c’è il piacere di costruire il viaggio. Per me sono stati quasi trent’anni di viaggi spesso faticosi, ma pieni di passione e soddisfazioni. No, “non è stata un’avventura“, ma tante, tantissime indimenticabili avventure.
Pure, quando un’esperienza, anche importante, ci va troppo stretta, bisogna avere il coraggio di cambiare e di rinnovarsi. Allora, a cinquant’anni (oops…l’età delle signore dovrebbe rimanere un segreto…) mi prendo la cosiddetta pausa di riflessione, come in genere si dice riferendosi alle coppie sulla via della separazione. Lascio Avventure nel Mondo. Decisione sofferta, certo. “Avventure” è sempre  stata il mio mondo da quando mi sono affacciata al mondo del viaggio, ma sono sempre partita con entusiasmo, passione e fiducia. Se uno o più elementi vengono a mancare, meglio fermarsi a riflettere e magari ricominciare a sognare.  Soprattutto, non vorrei perdere il piacere di viaggiare! Adesso sogno un giro del mondo in solitaria nel 2008 e poi… chissà.
La fine di un viaggio è sempre l’inizio di un altro...” scrivevo al termine del mio libro A come Avventura.  Ed è l’augurio che in questo momento faccio a me stessa.
E a voi auguro di non smettere mai di sognare.

Anna, 3 dicembre 2007

A tutti voi dedico come riflessione per il nuovo anno questa poesia di Njock Ngana,  poeta del Cameroun:

PRIGIONE

Vivere una sola volta, in una sola città, in un solo paese, in un solo universo, vivere in un solo mondo, è prigione.
Amare un solo amico, un solo padre, una sola madre, una sola famiglia, amare una sola persona, è prigione.
Conoscere una sola lingua, un solo lavoro, un solo costume, conoscere una sola logica, è prigione.
Avere un solo corpo, una sola conoscenza, una sola essenza, avere un solo essere, è prigione.

Post scriptum  – 17 dicembre 2007

Lo so. La net-etiquette dice che ai commenti dei “post” non si risponde e che  i commenti ricevuti vanno pubblicati tutti senza censure. Però sono in vena di trasgressioni. E allora rispondo ai commenti inviati al post pubblicato qui sotto “Non sarà un’Avventura”, con un GRAZIE collettivo. E ne approfitto per ringraziare anche i tanti amici che hanno preferito scrivermi via mail (forse per pigrizia ad usare la sezione “commenti”, forse per potermi scrivere più in libertà i loro pensieri). Sono  pensieri belli e “terapeutici”, e ne vorrei condividere qualcuno …:

che stupore leggere queste righe e il blog. Ma una svolta porta sempre qualcosa di buono, soprattutto se a sentirne la necessità è una persona con la testa piena di cose belle come la tua. Quindi? Quindi, ti auguro davvero di stare serenissima e goderti la saggezza che le tue parole si portano appresso.

Non isolarti: coltiva chi ti vuol bene, le persone belle che hanno viaggiato con te.”

Si chiude un capitolo e se ne apre un altro davanti a te, più ricco e stimolante e senza vincoli!”

Mi sento orfana della mia capogruppa preferita…”

Mi auguro che tu rimanga presidente, perché lo sai fare,e che si possa continuare ad avere un Angolo così vivace e tosto. Che hai creato soprattutto tu.”

Cara Anna, non ci credo… permettimi di pensare che questa pausa sia “solo” semestrale, altrimenti è davvero un gran peccato !!! La sensazione più forte che provo è che sarebbe un grande spreco, di competenza, esperienza, passione …”

Per quel che riguarda le censure, confesso di non avere pubblicato  un paio di commenti inviati al blog , e mi scuso con i mittenti. In realtà erano messaggi molto affettuosi, ma forse proprio per eccesso di affetto, rischiavano di innestare una polemica che voglio evitare. Sto cercando di non fare un ‘caso’ di questa che rimane una mia decisione personale, anche se, lo ammetto, è una scelta cui mi sono trovata di fronte mio malgrado e cui non ero davvero preparata.

Se non voglio farne un caso, e soprattutto un ‘casus belli’, non posso però nemmeno inventare improbabili scuse con tutti gli amici che mi chiedono delle prossime partenze. Come non posso, in questo blog che è nato proprio per riflettere sul senso del viaggio, fare finta di nulla. E non voglio neppure minimizzare, come invece  in molti  mi consigliano. Sono consapevole che la causa del problema, anche se per nulla banale, sarebbe, o sarebbe stata, superabile. Il mio lungo rapporto con Avventure è infatti entrato in crisi non davanti a problemi o divergenze di gestione di viaggi o a causa di altre opportunità che mi sono state offerte, ma è naufragato nel mare di internet, a causa dei link e della mia collaborazione, tra l’altro sempre a titolo gratuito, ad associazioni, onlus, editori e riviste. Ma io sono fatta così, curiosa di gente e il più possibile aperta al mondo: se non fossi così non avrebbe neppure senso viaggiare. E i compromessi non mi sono mai venuti bene.

Passata la botta iniziale, passata anche una seconda (ci si dà sempre una seconda possibilità) e superato l’aspetto emozionale, ho cercato di razionalizzare e ho capito che in fondo quel che è successo mi offre l’opportunità di fare un bilancio e forse di ripensare il mio viaggiare, perché tale era il mio senso si appartenenza che probabilmente mai avrei fatto questa scelta senza un’energica “spinta” …

Anche se le nostre strade non dovessero più convergere, vorrei però rimanesse con tutto questo mondo che per tanti anni è stato anche il mio, un rapporto sereno. E’ un peccato rovinare il ricordo di un vissuto prezioso per discussioni o polemiche.

Diceva il capo indiano Seattle: “Lasciate solo orme, portate via solo ricordi“, e io credo di avere lasciato delle orme, sicuramente mi porto via tanti ricordi.

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10 Comments
  1. Rispondi

    Silvia Peregalli

    04/12/2007

    Anna..davvero una riflessione bellissima..degna di te..
    Ti auguro con tutto il cuore e in piena sincerità che qs. periodo di riflessione sia il punto di partenza per un nuovo ed entusiasmante viaggio per e dentro di te..
    Perchè come canta qualcuno ” Non siamo mai come i nostri sogni..spesso siamo molto di più “. 🙂

    Buona Giornata

    Si.

  2. Rispondi

    Maya

    06/12/2007

    Cara Anna,
    capisco il tuo momento di riflessione,ma come ti ho già detto a voce,ti invito a non prendere decisioni irrevocabili.Sicuramente è molto positivo avere comunque voglia di intraprendere un nuovo cammino più interiore,un viaggio “in solitaria”alla ricerca di nuovi traguardi. E con tutto il cuore ti auguro di scegliere la migliore strada per te,quello che davvero ti senti di fare “dentro”,e tante nuove avventure che affronterari con la passione di sempre.
    Auguri di cuore, giovane ragazza cinquantenne…
    Maya

  3. Rispondi

    emanuela

    11/12/2007

    a me invece dispiace questa tua decisione, mi fa sentire orfana di qualcuno che ti accompagna sulle strade del mondo e che è parte di quella avventura edi mondo!!!.
    E poi questa minaccia del “solitaria”…dai ripensaci e pensaci un po’ a noi tuoi fans
    un bacione emanuela

  4. Rispondi

    Nico

    11/12/2007

    Continua a scrivere, continua a viaggiare, continua ad essere te stessa, curiosa e attratta da tutto ciò che tiene vivo questo tuo modo di vedere il mondo … e vai dove ti portano le tue sensazioni (del resto nessuno di noi potrebbe fare diversamente!) .
    Spesso nei viaggi abbiamo visto cose e situazioni che non abbiamo capito e condiviso fino in fondo … ma le abbiamo accettate e gestite fino a renderle fonte del nostro arricchimento.
    Che ogni nuova esperienza possa sempre e comunque lasciarci qualcosa che porteremo con noi lungo il cammino…ma che il viaggio più importante sia sempre quello che facciamo in compagnia di noi stessi!
    Alla mia Prof.
    Nico

  5. Rispondi

    Roberto

    13/12/2007

    Cara Anna,
    Preso atto delle tue parole determinate (anche se sofferte, come è giusto per chi ci ha messo l’anima ed ha dato molto, come è sua indole), lasciami dire una cosa consolatoria. Si ritorna alle origini, senza protezioni, ma con tutta l’esperienza che hai in te. E’ come riprendere una bicicletta dopo anni: si ha paura di cadere e di farsi male, si fà fatica a pedalare, ma poi si ritrova la padronanza del sè e del mezzo. E si và dove si vuole. E a quel punto quella paura diventa una vera forza.
    Tu viaggerai ancora: perderai dei teneri e gratificanti riti e degli esaltanti e meritati protagonismi, ma guadagnerai in valori umani, perchè cercherai e sceglierai sintonie. Sulle cose che veramente, in quel momento, hai a cuore. Sarai sola nelle difficoltà, ma assieme ai tuoi veri amici, che ti criticano, ma ti perdonano perchè sanno quel che sei e che quello che dai. E’ una sfida, ma non una giostra.
    Tu hai grandi doti, di per te genetiche, e di per il faticoso ascendere con l’esperienza e la fatica del lavoro. Se ci pensi, non poteva non succedere, prima o poi: poteva essere diverso? certamente. Ma qui è il problema. A che prezzo? Perchè tu sai il perchè. E quando si conosce il segreto dell’arcano, non c’è perdono. Almeno, dentro di noi.
    In ogni caso, per qualsiasi cosa, if you need me, whistle, roberto

  6. Rispondi

    yvonne

    13/12/2007

    Mi dispiace per me che speravo un giorno di viaggiare con te, spero che ci penserai ancora anche se è giusto avere voglia e pensare di cambiare, si va sempre avanti, ci si trasforma,si cresce, si soffre, si gioisce… questa è la vita. Un grosso abbraccio. yvonne.

  7. Rispondi

    lucia

    14/12/2007

    “Meglio fermarsi a riflettere e magari ricominciare a sognare.Soprattutto, non vorrei perdere il piacere di viaggiare!”
    Ecco,in questa frase c’è l’Anna che conosco e apprezzo, capace di voltare pagina nella vita con un sorriso per cercare sempre nuove esperienze da vivere!…E noi continueremo ad avere il piacere di sentircele raccontare! Un abbraccio forte forte. lucia

  8. Rispondi

    Maurizio (il messicano)

    15/12/2007

    Non posso credere che una ragazzina cinquantenne come te, con la tua curiosità, intelligenza, passione si possa fermare per tanto tempo.
    Con tutta la buona volontà non riesco a immaginarti ferma in qualche posto ma una pausa di riflessione quando serve ci può stare sicuramente.
    D’altra parte è importante dar sempre retta a quello che ci si sente dentro, senza mai forzare le situazioni.
    Ti abbraccio forte

  9. Rispondi

    gabriele

    21/12/2007

    E dai, sai essere forte, sai ridere e piangere, che vuoi di più?
    “Amori” lunghi sono spesso, molto spesso destinati ad esaurirsi: basta saperlo per non soffrire, basta rendersene conto, farsene una ragione e allora si riuscirà a ricordare con grande affetto, con la consapevolezza che tanto si è dato e altrettanto ricevuto, ma non con tristezza, anzi con entusiasmo perché chiudere una bella esperienza significa sempre iniziarne un’altra, ancora non nota, ma di certo non meno entusiasmante. Tu sei a questo punto: respira a fondo, alza la testa, sorridi…è tutto lì davanti che ti aspetta!

  10. Rispondi

    Maria

    04/01/2008

    Ti ho appena conosciuta,avevo sentito delle perplessità,dei dubbi sul tuo cammino con Avvventure ma non mi aspettavo una decisione così rapida.Speravo di incontrarci in un prossimo viaggio, mi sentivo rassicurata dalla tua esperienza ma una pausa di riflessione fa bene,aiuta a ricaricarsi.Penso che in qualche modo ci rivedremo,alla presentazione del tuo libro a Livorno ,magari…a Firenze .Ti abbraccio Maria

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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