Il Senso del Viaggio News

Nostos: sognare, viaggiare, tornare

on
23/06/2014

E la fine di tutto il nostro esplorare sarà arrivare dove siamo partiti e conoscere il luogo per la prima volta T. S. Eliot

NOSTOS : sognare, viaggiare, tornare Parole, immagini, musiche con Christian Poggioni Elaborazione dei testi di Anna Maspero e Christian Poggioni Scene e costumi di Aurélie Borremans A cura dell’Associazione Quia Non

Tanti sono i motivi che spingono a partire. Partono gli emigranti e i profughi. Partono i soldati e i turisti. Gli esploratori e gli avventurieri. E partiamo noi. Per fuggire dalla routine, per svago come per vivere esperienze ed emozioni nuove; per inseguire un sogno o per dimenticare un amore finito; per conoscere o per semplice desiderio di libertà; per la gioia di partire… e per quella di tornare. E tanti sono i ritorni. Possibili e impossibili. Il testo si sviluppa a partire sia dalle opere che dalla vita di diversi autori tra i quali Dante, Baudelaire, Terzani, Montale, Brecht, Rigoni Stern, Severgnini, Kapuscinski, Chatwin, Ndjock Ngana, Sciascia, Kavafis, Saramago, Caproni. Le loro parole sono rielaborate e ricomposte all’interno di una drammaturgia cui fanno da trama riflessioni dello stesso Christian Poggioni e di Anna Maspero, con stralci tratti dal suo libro “A come Avventura, saggi sull’arte del viaggiare”. Ne è nato un monologo – o meglio un dialogo tra attore e pubblico – intenso, dai toni ora tragici ora comici, ora poetici ora realistici in cui il tema del viaggio è affrontato da molteplici punti di vista: emigranti, esploratori, soldati, inviati, girovaghi, poeti, scrittori… i loro racconti e pensieri prendono vita sulla scena grazie alla suggestione della parola, delle immagini e della musica, con l’attenzione costante a fare emergere l’auspicio di Terzani: “…e allora buon viaggio, sia fuori che dentro”. La forza della parola è amplificata da una scenografia poetica che gioca con tessuti preziosi, vele di tela grezza, reti e cordami su cui magicamente si riflettono immagini evocative dell’altrove che scandiscono le quattro tappe del nostro “viaggio nel viaggio”: sogno, partenza, viaggio, ritorno.

Vivere  una sola volta, in una sola città, in un solo universo, vivere in un solo mondo è prigione” scrive il poeta Ndjock Ngana. Il viaggio inizia dal sogno perché da sempre si nutre di sogni, della magia di un nome, delle suggestioni di immagini, letture e racconti. Finalmente la partenza, un momento gravido di ansie, ma anche di aspettative e di desideri. Poi timori della vigilia si dissolvono e affiora una dolce sensazione di libertà. Siamo in viaggio. Scrive Montale: “E poi si parte e tutto è O.K. / e tutto è per il meglio e inutile … / Un imprevisto / è la sola speranza…”. Davvero l’imprevisto dovrebbe essere parte integrante del viaggio, ed è importante assecondare il caso, rallentare, svoltare, divagare, tornare indietro, fermarsi, fare il vuoto. Come Terzani che nel ‘93 percorre l’Asia via terra, esperienza da cui nascerà quel capolavoro che è “Un indovino mi disse”. Come l’Africa in cammino raccontata da Kapuscinski. Tanti sono i viaggi possibili. C’è l’erranza dolorosa degli emigranti: gli italiani partiti nell’Ottocento e Novecento e quelli di oggi con cui Fabrizio Gatti condivide la Via Crucis attraverso il Sahara. Ci sono i viaggi certo meno drammatici descritti con sottile ironia da Beppe Severgnini, acuto osservatore di vizi e virtù nostrani. E quelli per andare alla guerra, probabilmente i più numerosi lungo tutto il corso della storia umana. I viaggi non finiscono mai. “La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro…” scrive Saramago. Come Ulisse, che tornato a Itaca non trova pace e riprende il mare. Alla fine ci si accorge che il viaggio è sempre un ritorno, proprio come l’Odissea che del viaggio è l’archetipo, come racconta con parole di poeta Giorgio Caproni: “Se non dovessi tornare, / sappiate che non sono mai partito. / Il mio viaggiare / è stato tutto un restare / qua, dove non fui mai”.

PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

COMMENTI DEL PUBBLICO

RECENSIONI: La Provincia

PER INFORMAZIONI E PREVENTIVO SPETTACOLO

Inviare una mail tramite questo blog oppure contattare c.poggioni@gmail.com – www.christianpoggioni.it

RAPPRESENTAZIONI

• 6 settembre 2009 – Cantù – Festival della Letteratura PAROLARIO di Como • 21 novembre  – Camnago Volta (Como) Auditorium, Via Clerici. A scopo di solidarietà per l’Associazione “I Bambini di Ornella” (alcune foto) •11 dicembre Teatro Carducci di Como, Via Cavallotti 7

Nostos sta continuando il suo tour in molti Istituti Superiori e in occasione di rassegne di viaggio e teatro…

01-Christian-Poggioni02-Christian-Poggioni-e-Anna-Maspero05a-Nostos-Il-pubblico

TAGS
RELATED POSTS

LEAVE A COMMENT

ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


I MIEI LIBRI