Pensieri in libertà

Om Mani Padme Hum

on
23/03/2008

Salve al Fiore di Loto che è in te

Una Pasqua di serenità e di pace. Un pensiero alla gente del Tibet, della Birmania e a tutti i popoli che lottano per il semplice diritto a esistere.

OM MANI PADME HUM , Mantra della Compassione

Il Mantra “Om Mani Padme Hum” è il Mantra della compassione piena di Amore, di Avalokiteswara o Chenresig ( in tibetano ). Questo mantra esprime la pura energia di Compassione che esiste in ogni essere. Recitarlo durante la meditazione o mentre siamo impegnati nelle nostre faccende di ogni giorno risveglia la Compassione che è in noi ed unita alla recita di tante altre persone, che lo usano ogni giorno, contribuisce a creare un mondo migliore e pieno di Amore.

OM : rappresenta l’Assoluto, Fonte Suprema, Potenza creativa somma di tutti i suoni.

Mani Padme : ( gemma del Loto ) esprime coppie di concetti come il Budda che è nei nostri cuori, la Mente dentro la nostra mente, l’Eterno racchiuso nel tempo, il Divino dentro il cuore degli esseri.

Hum : rappresenta la realtà illuminata entro i limiti dell’individuo, unisce ogni cosa separata all’universale OM, elimina ogni difficoltà nata dall’ego che ci ostacola verso la Conoscenza.

(da http://digilander.libero.it/somnath/mantra.html)

A.M.

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2 Comments
  1. Rispondi

    S.

    25/03/2008

    Ciao Anna, auguri di buona Pasqua! (con la neve!).
    Ho utilizzato in classe un documento sul Tibet che ho scaricato dal sito che hai mandato la volta scorsa. Mi accorgo che dal punto di vista formativo abbiamo sbagliato molto con le nuove generazioni, e che c’è tanto da fare. Grazie per l’invio. S.

  2. Rispondi

    Gianfranco Bracci

    28/03/2008

    Ciao Anna,
    complimenti per questa bella idea!
    un abbraccio

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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