Le mie Letture

Parole in cammino

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31/05/2009

parole-in-camminoSabino Chialà – Parole in cammino – Qiqajon 2006 – €.13.00

Pubblicato su il reporter

Un’antologia di testi sul viaggio che raccoglie scrittori, e soprattutto poeti, appartenenti a epoche e culture diverse. Tutti preziosi compagni di viaggio per l’autore, Sabino Chialà, monaco della comunità di Bose. Nel libro sono offerti al lettore inserendoli in un percorso “guidato” che dalle Tappe del viaggio procede in cinque capitoli attraverso le Dimensioni, le Forme, le Metafore, il Mito e la Storia. Un libro scritto con la testa e (mi si passi il termine, ma è un complimento) con i piedi.

Perché l’autore è anch’egli pellegrino e gli scrittori citati sono gli amati compagni nel suo cammino spesso solitario. Tale è la sua passione che il libro rischia di essere troppo schierato in difesa di una visione, secondo cui il viaggio è il solo possibile percorso di crescita interiore e non uno fra molti. Per l’autore tutto è già nell’uomo, ma sono i piedi a dare i tempi e il movimento della mente. Secondo la tesi sottesa all’intero libro, viaggiare è un’esigenza innata e ineliminabile: “L’uomo nasce nomade e in qualche misura tale resta… Camminare è assecondare l’impulso vitale… Il tempo del viaggio resta irrinunciabile”. Affermazioni che il molto citato Chatwin avrebbe subito sottoscritto. Le riflessioni e i testi raccolti nel libro si rivolgono a chi vive il viaggio come apertura verso l’esterno e come ricerca interiore che costa fatica, diventa pena e “richiede virilità e coraggio”. All’autore non interessano gli itinerari turistici “ottimizzati”, ma anche banalizzati, il viaggio ridotto a distrazione che “sforma invece di plasmare l’anima che lo percorre”. Sicuramente però la ricchezza e la profondità dei testi possono offrire a tutti, anche a chi preferisce o alterna la vacanza al viaggio e l’evasione al raccoglimento, un utilissimo momento di ripensamento su come “spendere” il proprio prezioso tempo libero. Perché in fondo i libri rendono sempre possibile un altro viaggio, quello mentale e interiore, come scriveva la poetessa Emily Dickinson: “Non esiste un vascello veloce come un libro / per portarci in terre lontane / né corsieri come una pagina di poesia che si impenna; / questa traversata può farla anche il povero / senza oppressione di pedaggio / tanto è frugale / il carro dell’anima”…

A.M.

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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