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05/12/2008

E’ stato bello questa mattina aprire il PC, collegarmi, e trovare accanto alla scritta “Editoriali” del direttore de il reporter Andrea Lessona, la scritta “PAROLE NOMADI” e dentro la presentazione della mia nuova rubrica settimanale. E’ l’inizio di una spero durevole e felice coabitazione sotto il tetto di questo appassionato quotidiano on-line, insieme a tanti reporter capaci ascoltare, desiderosi di capire e con la voglia di raccontare storie per dar voce a chi non l’ha.

Andrea Lessona mi aveva chiesto una rubrica dove ci fosse “l’anima del viaggiatore e quindi l’anima de il reporter“. Così è nata Parole Nomadi, una mappa emozionale del viaggio che si andrà costruendo settimana dopo settimana. Un percorso non fisico, ma mentale, le cui tappe non sono i nomi di città e paesi, ma parole chiave che parlano del senso, o meglio dei sensi, del viaggiare. Frammenti di pensiero per raccontare una geografia fatta di emozioni e di concetti e non di luoghi. Parole che profumano di lontane seduzioni e magiche suggestioni, che scavano nei falsi miti del viaggio o che ne rivelano le contraddizioni… Parole in libertà, per costruire nel tempo un dizionario emozionale del viaggio che ci faccia riflettere non sul dove, ma sul come e sul perché del nostro andare. Per non essere “turisti per caso”, per non sprecare quella grande opportunità e quell’enorme privilegio che è il poter viaggiare.
Venerdì prossimo 12 dicembre sarà on-line la prima riflessione: BELLEZZA. Ho pensato di inziare da questa parola perché il viaggio è in fondo ricerca, o forse nostalgia, dello Shangri-La, del nostro Paradiso Perduto…
Allora vi aspetto su il reporter e se ne avete voglia, lasciate un commento… o forse meglio un augurio: siamo quasi nel nuovo anno e credo, come tutti, di averne bisogno!
A.M.

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4 Comments
  1. Rispondi

    Chiara

    06/12/2008

    bellissima l’iniziativa della rubrica: ti seguirò passo dopo passo, sono certa che sarà una bella avventura!

  2. Rispondi

    A.M.

    10/12/2008

    Cari amici, su Il Reporter mi avete scritto in tanti…:
    Maya (Anna,buona strada per questa nuova avventura!)
    Fabio (Anna, riconosco la tua impronta. Ora, come in tutti i viaggi, questo è l’inzio, un primo passo di un lungo tragitto che ci accompagnerà verso le mete ignote. Ho preso posto al finestrino. Aspetto…)
    Chiara(che piacere sarà avere questo piccolo appuntamento settimanale! una parola soltanto per riflettere sugli infiniti significati del viaggio… sai che ne penso? li collizionerò! tanti auguri per questo nuovo… viaggio, sperando che lungo la strada ci si incontri ancora! con affetto)
    Marina, “la donna con la valigia” (Parole nomadi… mi piace già dal titolo! Brava Anna, seguiremo tutte il tuo dizionario emozionale del viaggio, settimana dopo settimana e ci incontreremo sulle nuove mappe che ci indicherai, cara, indomita viaggiatrice…)
    Lucia (Che bel nome!…Ti prende e ti porta lontano! Anche le tue parole ci prenderanno e ci porteranno a pensare lontano!…Per poi tornare a parlarne assieme da vicino! Auguri! )

    Grazie! Questa rubrica è per me l’inizio di una nuova avventura, ma anche la naturale continuazione, con strumenti diversi e più flessibili, di quelle riflessioni che hanno trovato “casa” nel mio libro. L’ultimo capitolo “Zibaldone” era in fondo proprio l’inizio di questa rubrica. Il Reporter e Andrea Lessona me ne hanno dato l’opportunità e voi, cari amici, con le vostre parole di augurio, siete il carburante necessario per fare, e fare bene. Vorrei essere capace di toccare il cuore e la mente dei lettori e dei viaggiatori, evitando il banale e lo scontato. Certo molto, forse tutto è già stato scritto. Proprio per questo cercherò anche di rimettere in circolo le riflessioni di altri autori, perché solo così possono continuare a vivere. A tutti voi, grazie!

  3. Rispondi

    Marco

    19/01/2009

    Ciao Anna, in bocca al lupo per questo tuo nuovo spunto. ( scusa il ritardo )
    Ti voglio ringraziare perchè come sempre le tue iniziative mi permettono di tenere lo sguardo fisso su una delle cose più importanti della vita…il viaggio. Inteso non solo come “spostamento”, ma come reale metafora dell’esistenza…tu sai bene come si trasmette tutto ciò!!!Sei splendida!!! Marco

  4. Rispondi

    Andrea

    06/12/2009

    Cara Anna, come avevo immaginato, conoscendo il tuo valore, Parole Nomadi ha avuto un grande successo di contatti!
    Sono anche arrivati commenti: quando puoi e, se vuoi, rispondi. Sono i tuoi, i nostri lettori che, come me, apprezzano le emozioni che ci hai regalato.
    Grazie di tutto e un caro abbraccio!
    Andrea

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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