Say Yes to new adventures
Cari amici, approfitto degli auguri di Pasqua per postare una foto non dei tradizionali fiori di pesco, ma dei fiorellini rosa dell’Adenium obesum della magica isola di Socotra nel Golfo Persico.


Da un anno sono un po’ scomparsa dalle pagine social (blog compreso), ma, come per tanti, la pausa forzata causa Covid mi ha portato a riflettere e a cambiare priorità. Gli amici più vicini sanno che ho smesso di accompagnare i gruppi con Kel12- National Geographic Italia, ma non di muovermi: “Say Yes to new adventures”, come è stampato sulla mia T-shirt preferita! Anzi, questi ultimi sono stati mesi ricchi di viaggi, tutti molto diversi: dalle sciate in Trentino e in Svizzera dopo che da anni avevo appeso gli sci al chiodo, ai giri in bicicletta fra le Crete in Toscana, al ritorno in Marocco (due amiche con una cinquecento rossa da Tangeri a Marrakech e Ait-Ben Haddou… ci sentivamo molto Thelma e Louise!), alle camminate in solitaria a Tenerife verso il Vulcano Teide, a quelle con un amico lungo la costa dell’Algarve per proseguire in auto fino a Porto, al soggiorno a Budapest, alle brevi fughe a Venezia per la Biennale, a Marsiglia, Barcellona, Palermo, Roma… dalla crociera fra le isole della lontana Raja Ampat in West Papua fino allo splendido giro dell’isola di Socotra da cui sono rientrata da pochi giorni. E in programma la navigazione dei canali nel sud della Francia, terme e bici fra i Colli Euganei, trek nelle Azzorre, la Sicilia con Favignana e Pantelleria… Poi naturalmente c’è il mio buen retiro, la mia campagna sempre più amata e sempre bisognosa di cure (anche qui cambiamenti in arrivo, il tempo scorre e bisogna guardare al futuro con o senza di noi).

Spero e mi auguro di poter tornare a raccontare di viaggi con leggerezza e gioia di condividere, ma, in un periodo così difficile per molti e per il mondo intero a causa di guerre, migranti e crisi climatica, fatico a condividere sui social i racconti e le foto di questi miei viaggi. Gli amici napoletani dicono che è meglio piangersi sempre un po’ addosso per non scatenare invidie e forse hanno ragione. Io ho seminato molto, non sempre ho raccolto come mi sarei aspettata, ma sono stata e continuo ad essere una donna che ha potuto e ha saputo vivere libera e questo per me è un bene prezioso.
Incollo qui di seguito qualche foto di questi mesi in giro per un mondo che avremmo voluto migliore per tutti e che a noi “occidentali” ha regalato e continua a offrire il suo lato più bello. Possiamo solo dire grazie. E cercare di difendere e di condividere questa bellezza.
A tutti un abbraccio e un augurio di serenità.


















