Say Yes
Nel mio giardino c’è un angolo dedicato alla memoria. Ci sono inumate delle ceneri e qualcuno potrebbe chiamarlo cimitero, ma è molto più allegro di un cimitero: a primavera fioriscono i cornus e la ginestra e davanti c’è un’orizzonte verde di boschi e colline. Oggi ho pensato che questo mio piccolo sancta sanctorum non sarà per me solo il luogo della memoria, ma anche quello dell’olvido (uso la parola spagnola perché non mi piace quella italiana, “dimenticanza”, che assomiglia a sbadataggine).
Lo spunto per questa riflessione mi è venuto da un’iniziativa per questa sera di fine agosto dell’associazione comasca AttivaMente: “Fare Spazio, Capodanno Estivo 2015”. L’inizio di settembre è, forse più che il primo gennaio, l’inizio di un nuovo anno: si ritorna al lavoro, agli impegni, si fanno nuovi progetti… E allora proviamo a lasciare andare via qualcosa del passato per accogliere il nuovo, per camminare più leggeri, per rivolgere lo sguardo e la mente al futuro. L’invito dell’associazione è ritrovarsi portando un oggetto che abbia un valore affettivo e del quale pensiamo di non avere più bisogno, un oggetto significativo e rappresentativo di cui, per qualche motivo, non riusciamo a liberarci, ma che sappiamo che è ora di lasciare andare… Una riflessione e un gesto che ciascuno di noi può fare anche da solo, questa sera, prima di iniziare il nuovo “anno”, per dire di sì a nuovi progetti. “Say Yes to new adventures”!
Anna
E’ mezzanotte e, alla luce della luna, ho fatto il mio piccolo falò di ciò che voglio lasciar andare…
Buon inizio!