Tombola! Si viaggia…
Sembrava davvero una tombola, anche se non si vinceva nulla e soprattutto nessun viaggio! Da un sacchetto venivano estratti non un numero ma una lettera dell’alfabeto e il pubblico sceglieva fra tre parole attinenti il VIAGGIO che iniziavano con quella lettera. Il mio primo libro “A come Avventura” (dove i ventuno capitoli sono le ventuno lettere dell’alfabeto legate ad altrettante parole che parlano di viaggio) aveva offerto lo spunto, Andrea Bocconi aveva avuto l’idea e Luigi Licci – il G.O. “gentile organizzatore” della Liberia Gulliver di Verona – era il regista dell’evento ospitato nell’Opificio dei Sensi, un’accogliente struttura immersa nel verde appena fuori Verona. Non mancava nulla per la “prima”. E il pubblico è arrivato numerosissimo e attentissimo. Un mio breve audiovisivo per ricreare la magia del viaggio e poi con Andrea abbiamo iniziato a parlare di Avventura e di Oriente, di Viaggi in coppia e di Incontri, di Razzismo e di Fotografia, di Ospitalità e di Treni, di Spezie e di Slow Travel, per terminare con U come Ulisse, leggendo la poesia Itaca di Kavafis. Mentre Andrea stava pronunciando le parole: “c’è una bellissima poesia che parla di viaggio…”, io stavo aprendo l’ultimo capitolo del mio libro Il Mondo nelle Mani, che termina proprio con Itaca. Chiudevamo così in perfetta sintonia (pur non essendoci volutamente confrontati sui temi prima dell’incontro) quel cerchio aperto da Luigi che ci aveva introdotto leggendo una citazione dal libro Viaggiare e non Partire di Andrea, riportata sul mio A come Avventura. Perché, prima che Andrea ed io ci incontrassimo di persona diversi anni fa e prima di sfidarci lì in “singolar tenzone”, si erano incontrati i nostri libri… Magia della scrittura e della lettura. Magia del viaggio, che permette di ritrovarsi anche fra le pagine e non sulle strade.
In realtà più che una sfida come fra due schermitori (paragone che piacerebbe ad Andrea), è stato un passarsi la palla come fra due giocatori della stessa squadra di pallavolo o, forse meglio, un alternarsi ai tiri di corda come quando si arrampica in due in montagna. Una serata diversa, con un format nuovo, che meglio coinvolge il pubblico, che diventa work in progress e che può cambiare ogni volta. E io, nonostante l’inevitabile preoccupazione iniziale per il confronto con uno scrittore della tempra di Andrea Bocconi (“due fuoriclasse della letteratura italiana del genere” era scritto sulla locandina della libreria, facendo brillare anche me di luce riflessa), mi sono subito trovata a mio agio perché questa è la “materia di cui sono fatti i (miei libri e un po’ anche i miei) sogni”…
Come sempre un grazie a chi c’era, grazie a Gulliver, davvero una “libreria coraggiosa” e naturalmente ad Andrea.
Grazie anche a Carlo Dal Pino e a Lucia della libreria “La Forma del Libro” di Padova che mi ha accolto il giorno seguente, grazie a chi fra gli intervenuti ha perso un appuntamento “perché non ha più voluto andare via” catturato dal racconto e dalle immagini. Grazie ad Arturo Moro della splendida libreria di Palazzo Roberti di Bassano del Grappa e a Beppe Bosio che mi ha presentato. E grazie agli amici e ai compagni di viaggio che sono venuti a salutarmi e ad ascoltarmi. Vi aspetto ai prossimi incontri, qui sul blog, in viaggio o fra le pagine del mio libro…
Anna
Massimo
Si, concordo è stata una piacevole serata…
Marco
Bravi gli ospiti, bello l’ambiente, interessanti i punti di vista…ho proprio passato una bella serata. Grazie a tutti
edoardo
Bella iniziativa. Un modo simpatico per approfondire con leggerezza i temi legati al viaggio.
Lucia Stellato
Grazie della serata a Laformadelibro. Sto leggendo il libro, è ricchissimo di spunti e riflessioni. Fa venire voglia di ripartire ogni giorno con uno sguardo nuovo.