I miei Libri

Trenta… (e lode)

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16/02/2015

Nella nostra società spettacolo e sempre più “social” il proverbio secondo cui “chi si loda s’imbroda” non funziona più. Essere bravi non basta, bisogna comunicare e comunicarlo.  Allora, parliamone.

A un rapido conteggio sono oltre trenta le presentazioni de “Il Mondo nelle Mani” fatte in giro per l’Italia. E al TRENTA ci aggiungo anche la lode, visto che sono io a tessere la mia tela giorno per giorno con pazienza di ragno, incastrando gli incontri fra partenze, ritorni e impegni su altri fronti. Senza contare il lavoro per preparare gli audiovisivi, prezioso supporto per dare voce e vita alle pagine de Il Mondo nelle Mani durante le presentazioni.

Fatica tanta e non sono mancati neppure i momenti di sconforto quando il pubblico in sala si contava sulle dita di una mano, ma, anche in quei casi, “the show must go on“: io ho comunque dato il meglio e i presenti se ne sono andati soddisfatti (leggi il post “Alla fine tutto va bene. Se non va bene, non è la fine: insisti”). Ultimamente i libri di cucina vendono meglio, più consolatori suppongo. Il viaggio e la narrativa di viaggio invece soffrono la crisi che ci avvolge e il terrorismo e le guerre che insanguinano il mondo. Anche l’argomento viaggio può sembrare un po’ generico (“ma dove?”… “di cosa mai parlerà?”…), eppure una riflessione in merito dovrebbe venir prima della scelta di qualsiasi destinazione, proprio per non sprecare la grande opportunità che ogni partenza ci offre.

Il bilancio ha comunque il segno più. I risultati ci sono, visto che anche la seconda ristampa del mio libro si sta esaurendo! Mi consola assai vedere un pubblico sempre attento, piacevolmente stupito e spesso entusiasta (leggere per credere). Ci sono anche i recidivi che tornano più di una volta se ne hanno l’occasione 🙂 . Per non parlare poi dei messaggi dei lettori 🙂 🙂 🙂 .

Morale? Un invito rivolto soprattutto alle librerie indipendenti, che di coraggio ne hanno: date fiducia ai “piccoli” autori e alle “piccole” case editrici. Per mantenersi sul mercato è più importante proporre prodotti di nicchia che riproporre ciò che si trova scontato nei magastore. Noi piccoli (autori, editori, librerie) più che competere dobbiamo distinguerci e cercare di mantenere degli spazi di libertà e di cultura con logiche diverse dallo show business. Noi della Polaris lo stiamo facendo da sempre, siamo di nicchia, ma ci siamo e speriamo di continuare ad esserci per molto ancora.

Anna

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1 Comment
  1. Rispondi

    Lisa Pippo

    17/02/2015

    complimenti!

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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