Pensieri in libertà

Un augurio di bellezza e leggerezza

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19/12/2008

Un augurio agli amici che mi sono vicini, a quelli che lo sono stati e a tutti coloro che ho incrociato lungo il cammino.  L’augurio è di chiudere questo 2008 e di iniziare il 2009 in bellezza e in leggerezza.
Con la parola “BELLEZZA” ho deciso di iniziare la nuova rubrica PAROLE NOMADI su Il Reporter quotidiano online. Una rubrica del venerdì che accompagnerà quei navigatori e viaggiatori che vorranno spendere qualche minuto a riflettere sul senso del nostro andare per il mondo e del nostro cammino esistenziale. Ciascuna PAROLA a segnare una tappa lungo il cammino, per ricomporsi alla fine nel puzzle di un mappamondo emozionale. Quali parole seguiranno? Dipenderà dalle suggestioni del momento, da letture e coincidenze. Conosco però le due che seguiranno a “bellezza” e con cui saluterò il 2008 che se ne va: LEGGEREZZA e NOSTALGIA. Perché leggere sono le cose che hanno un valore vero e profondo, cose che appartengono alla sfera dell’essere più che all’avere. E perché l’ultimo augurio è quello di lasciare al di qua del confine dell’anno che fugge tutta la zavorra accumulata e trattenere soltanto quanto di vera amicizia, affinità e stima abbiamo costruito. Con un poco di inevitabile nostalgia per ciò che ci lasceremo alle spalle.

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1 Comment
  1. Rispondi

    Anna

    20/12/2008

    A proposito di bellezza… Ho letto sul giornale che oggi a Como è stata nominata la nuova Commissione per il paesaggio che andrà a sostituire quella edilizia. Speriamo che non si tratti solo della semplice sostituzione di un termine con un’altro, ma che porti davvero un nuovo approccio verso la salvaguardia del territorio.

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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