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19/06/2016

Sì, viaggiare …
Perché, anche se non è indispensabile, aiuta a vivere.
Per fuggire dalla routine.
Per godere del piacere della lontananza.
Per prendersi una vacanza dal sé di sempre. E, forse, per andare incontro al sé più vero.
Per capire ciò che siamo, se si è giovani.
Per fregare il tempo, se si è più vecchi.
Per curiosità.
Per nostalgia.
Per fare silenzio.
Per aprire gli occhi e il cuore.
Per lasciare il superfluo e riassaporare il gusto delle cose semplici.
Per ritrovare il piacere dell’incontro e dello scambio.
Per desiderio di avventura e anche di correre qualche azzardo.
Per recuperare la dimensione del gioco e della scoperta.
Per sentirci vivi e vivere il momento.
Per mettere in moto tutti sensi.
Per emozionarci, per appassionarci, per riuscire ancora a provare stupore.
Per ritrovare luoghi familiari e persone conosciute.
Per lasciare i luoghi familiari e le persone conosciute.
Per avvicinare il diverso. E “contaminarci”.
Per capire che c’è un sentire comune che appartiene all’uomo, a qualsiasi latitudine.
Per guardarci da una certa distanza e comprendere che le nostre verità sono relative.
Per riorientarci nella vita.
Perché è una piacevole dipendenza che non fa male.
Perché è una promessa.
Perché è bello perdersi e poi ritrovarsi, partire e poi tornare.
Perché, se non ora, quando?

Anna, da “Il Mondo nelle Mani” – Polaris Editore
Foto “nostalgia” dal mio ultimo viaggio nelle Piccole Isole della Sonda

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1 Comment
  1. Rispondi

    Anna Maspero

    19/06/2016

    Da Facebook:
    Paola Pontanari Alcune volte il continuo viaggiare è scappare da una vita o da un luogo che non ti piace. Ma la pace la devi avere dentro. Non lo trovi nei viaggi
    Anna Maspero a volte, è vero, il viaggio è anche fuga, o mettere una distanza. E anche questo può aiutare a ritrovare la pace “dentro”
    Federico Formignani Perché…perché….Semplicemente: why not? Bentornata
    Cristina Orsini Se non ora quando…
    Moustapha Fall Il problema è costa, a volta molto
    Rosanna Spagnoli Condivido le tue opinioni sul viaggio. Io scapperei sempre proprio come fai tu…
    Anna Maspero qualcuno ha scritto che andare lontano è andare incontro a se stessi…

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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