I miei Libri News

Viaggio di un’aspirante scrittrice

on
18/09/2007

“Ai viaggi, come ai libri, non si dovrebbe regalare il proprio tempo. Glie lo si dà in prestito col pieno diritto di esigere un tasso da strozzini” .  (Alfredo Antonaros )

Da sempre scrivere è stato per me un modo per vivere più profondamente l’esperienza del viaggio. Così il libro “A come Avventura” è stato non una scelta, ma una sorta di conseguenza naturale del mio viaggiare.

Quando ho scritto la parola “FINE” sul dattiloscritto, pensavo che il più ormai era fatto. Poi ho capito quanto fosse difficile e frustrante trovare un editore, anche se in Italia ce ne sono ben 8.000…

Trovato l’editore, mi sono detta: “ok, ci siamo”, ma mi sono presto resa conto che la vita di un libro è brevissima. Bello o brutto, mediamente rimane sugli scaffali delle librerie quaranta giorni dopo il lancio, poi finisce nei resi, scomparendo alla vista, quindi esce di catalogo, va al macero e non ne rimane traccia alcuna. Paradossalmente per un autore, scritto un primo libro, diventa così più semplice abbandonarlo al suo triste destino e pubblicarne invece un secondo o un terzo. Molti non resistono alla tentazione e invadono le librerie con nuove opere spesso non all’altezza delle aspettative suscitate dalla prima. Ma, come diceva Tiziano Terzani “I libri sono come i figli, bisogna almeno essere in cinta per decidere di farli“.

Così io ho provato a sottrarmi a questo meccanismo consumistico che distrugge anche il libro, un oggetto che per sua stessa natura dovrebbe essere sinonimo non di volatilità, ma di permanenza e di memoria. Alle persone che mi chiedono “A quando il secondo?”, rispondo: “Non ora, adesso voglio curare questo che è appena nato, anche se è già vecchio per questo mercato bulimico affamato di novità”. In fondo è la stessa scelta che mi ha portato a specializzarmi sulla Bolivia nel campo delle guide, rinunciando a offerte allettanti, e preferendo invece affiancare alla guida un portale web.

Mi sono dunque rimboccata le maniche e ho trasformato “A come Avventura” in un compagno di viaggio, per regalargli il suo pezzo di vita oltre ai fatidici quaranta giorni e per fargli conoscere un po’ di mondo, o forse meglio, farlo conoscere un po’ al mondo. Poi potrà scomparire in pace, magari ritrovando voce in altri libri. Sì, perché spero che qualcuno, leggendolo, prenda in prestito i miei pensieri e li faccia viaggiare dandogli nuova vita. Così come io ho fatto per i pensieri dei tanti autori che amo e che vivono nel mio libro. E’ difficile inventarsi qualcosa di nuovo, rileggendo i classici si scopre che avevano già detto tutto. Ma scrivere è anche passarsi il testimone, filtrare le letture attraverso le esperienze e raccontare le une e le altre in modo nuovo e più vicino alla sensibilità del lettore di oggi.

Mi sono dunque attrezzata, costruendomi un video di 30′ sul senso del viaggio, una riflessione attraverso le immagini sul perché viaggiare e il dove andare, sulle diversità e le ricchezze delle culture altre. Uno strumento complementare al libro per arricchirne la presentazione. Per farlo ho scansionato migliaia di diapositive, lavoro da cui è nata la prima versione del video con cui ho girato in questi mesi. Poi, facendo tesoro dei suggerimenti di tanti amici, ho approfittato della scorsa estate per migliorarlo ulteriormente, inserendo foto degli ultimi viaggi e usando un nuovo programma di software più adatto allo scopo. Per ultimo ho aggiunto senso al mio ‘pellegrinaggio’ presentando durante le serate un brevissimo filmato sul progetto ‘Fiori che rinascono’ a favore dei bambini etiopi vittime di abusi sessuali, cui vanno i diritti d’autore del libro. Perché, come diceva Cocteau, “Ecrire est un acte d’amour. S’il ne l’est pas, il n’est qu’écriture“.

Con il mio video e la mia valigia piena di libri, ho girato mezza Italia, ospite di amici viaggiatori. Non posso non ringraziare Donatella, Etta Lisa, Maurizio e Giuliana, Laura, Gianna, Iago e Greta, Giovanni, Gianni e Vanna, Anna, Loredana, Marco, Stefano, Pierfrancesco, Andreina, Irmarosa, Marisa, Alessandro… e sono solo i miei ospiti dell’ultimo periodo…  Spero di poter presto ricambiare! Conoscervi meglio ha reso il mio viaggio ancora più bello e stimolante.

Il mio “tour” è partito da Cantù e da Como poco meno di un anno fa, per proseguire nei paesi vicini… Erba, Rho, Lissone, Cesano Maderno, Vercurago, Tavernerio, Carugo…, in piccoli centri e città di provincia … Verucchio, Gragnano Trebbiense, Carpi, Marina di Massa… e in città più grandi … Bologna, Reggio Emilia, Pisa, Genova, Torino, Matera, Pisa,  Milano, Crema, Modena, Venezia, Verona, Palermo, Catania … per finire con Roma e financo Bruxelles al Circle de Voyageurs Sono stata ospite di piccole librerie, ho proiettato in bellissime piazze e antichi chiostri, in Angoli dell’Avventura, Caffè Letterari e improbabili circoli dagli strani nomi come Fagiani nel Mondo, La Curandera e Magister Ludi. Ho partecipato a trasmissioni radio e di reti televisive locali. Addirittura il famosissimo magazine “Il carughese” mi ha descritta come “affascinante affabulatrice”… (!)E’ stato ed è un vero viaggio, faticoso, come tutti i viaggi e con un grande investimento di energie fisiche ed emotive. Un ‘tour de force‘ più che un tour… e tutto ‘fai da te’, come da sempre sono abituata in viaggio. Inevitabilmente mi sono qualche volta chiesta “cosa ci faccio io qui?” La risposta è nelle frasi del pubblico delle serate: “mi hai fatto tornare la voglia di viaggiare… vorrei ritrovarti in viaggio… promettici che tornerai con la proiezione sulla Bolivia… un’ora incantevole…mi hai fatto sognare… le tue immagini e le tue parole sono entrate dritte nel cuore di tutti, grazie…“. Allora grazie anche a voi amici viaggiatori e amici lettori.Al mio ‘tour’ ho da poco aggiunto questo piccolo blog, per proseguire il dialogo con i lettori e per continuare il viaggio con i compagni d’avventura e con le persone incontrate lungo il cammino. Lo scopo è lo stesso del mio libro: riflettere sul perché e sul come del nostro viaggiare. Allora a presto, a tutti arrivederci in piazza o in libreria o in viaggio o sul blog.

A.M.

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2 Comments
  1. Rispondi

    Laura, angolo dell'avventura

    24/09/2007

    Cara Anna,
    ti ringrazio infinitamente per la tua visita fatta a Pisa il giorno 14 settembre presso la libreria La Mongolfiera. Nella suggestiva cornice del giardino della libreria, in presenza di un numeroso pubblico, hai presentato il tuo libro A come avventura lasciando in ognuno di noi la voglia di viaggiare per il mondo ma anche di curiosare “con discrezione”.
    In molti di noi sono rimaste ben impresse le splendide immagini che hai presentato,nondimeno mi è piaciuto trovare motivi di riflessione nel tuo libro sull’arte di viaggiare.
    Grazie ancora a nome di tutti gli intervenuti
    appassionatamente
    laura

  2. Rispondi

    Andreina Castellazzi

    04/10/2007

    Cara Anna,
    mentre ti scrivo sei in viaggio con Elisa tua nipote,finalmente ho avuto un pò di tempo per visitare il tuo blog,mi piace molto,sei proprio tu,con la tua personalità vivace,il tuo humor,la tua passione per il viaggio che emerge sempre.Sono molto contenta che hai inserito la foto con il folto pubblico della serata a Crema per la presentazione del tuo libro,incontro molto bello ancora ricordato in città,appena posso ti mando altre foto.A proposito a quando il prossimo libro?
    Andreina Castellazzi curatrice della rassegna Nonsoloturisti, racconti e immagini di scrittori viaggiatori.

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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