Le mie Letture

Gertrude Bell: Viaggio in Siria

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03/12/2015

Gertrude Bell, Viaggio in Siria, Polaris 2014ViaggioInSyria

Per raccontare questo libro di Gertrude Bell, nulla di più adatto delle parole di un’altra grande donna, Emily Dickinson: “non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane”. E ancora più “lontane” oggi, anche se la Siria entra quotidianamente nella nostre case a causa del tragico conflitto in atto.

E’ questa la prima traduzione italiana del diario di Gertrude Bell, una sorta di Lawrence d’Arabia al femminile, scrittrice e archeologa inglese che abbandona la sua confortevole vita aristocratica per avventurarsi attraverso i territori del Medio Oriente fino alla Siria. Questa grande esploratrice del ‘900 è poco conosciuta rispetto al “collega” Lawrence, entrato nell’immaginario popolare grazie al suo interprete cinematografico Peter O’Toole, ma questo racconto è la dimostrazione che l’impresa eroica non è privilegio per soli uomini. Il libro è un avvincente e brillante reportage di inizio Novecento di straordinaria portata storica e culturale, una lettura senza tempo che assume oggi, di fronte alla guerra che sconvolge il paese e alla distruzione dei monumenti, un tragico e insostituibile valore di documento e testimonianza. Un libro per “tenere in memoria” un paese e la sua gente violentata nel diritto alla vita, alla pace e alla libertà.

Fa parte della collana “La Biblioteca di Lawrence” che Polaris dedica alle grandi avventure degli esploratori che hanno fatto la storia. E, nota per i cinefili, cercate in DVD o nelle sale d’essai lo splendido film “La regina del deserto” sulla storia di Gertrude Bell, diretto da Werner Herzog, girato in Marocco con Nicole Kidman nel ruolo di protagonista. Come sempre è bello prima leggere il libro e solo poi riviverlo attraverso un film…

Per approfondire leggi l’articolo de Il Sole 24ore e quello sull’inserto domenicale LA LETTURA di Lorenzo Cremonesi inviato speciale del Corriere in Medio Oriente e profondo conoscitore di quei luoghi.

Anna

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ANNA MASPERO
Como, IT

A come Avventura, B come Bolivia , C come Colombia, M come Mondo… ma anche C come Casa e Cascina Chigollo… Potrebbe essere il titolo del racconto della mia vita di partenze e ritorni. Da mio nonno, soprannominato “Mericàn”, emigrato in Perù e poi ritornato fra le colline della sua Brianza, ho ereditato lo spirito d’avventura e l’amore per la mia terra. Perché di queste due cose sono fatta, un po’ nomade e un po’ stanziale. Andare e ritornare, proprio come le rondini che ancora nidificano sotto i tetti della fattoria del nonno dove vivo…. “Inverno in Egitto, giugno a Parigi. Snobismo delle rondini“, scriveva Paul Morand. Il viaggio è stato per me il primo amore. A quarant’anni ho dato le dimissioni dall’Istituto Sperimentale Linguistico dove insegnavo inglese, preferendo la vita a colori del mondo che è fuori, inseguendo nuove partenze e nuovi ritorni, ma sempre con la passione e la curiosità della prima volta.


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